
Era il 1919 quando nonno Giovanni, detto “Giuannill’ u’ candnir”, alla fine del primo conflitto mondiale venne ripagato per il suo impegno sul fronte dallo stato con un appezzamento di terreno.
Su questa terra, frutto del suo sangue, decise di aprire “a’ cantin'”, ritrovo di pescatori e contadini della zona di San Vito.
Ritrovo serale di uomini, fiaccati dal sole e dal mare di Puglia in barca o nei campi, che in quel luogo trovavano pace dalle fatiche del giorno.
Da quella piccola cantina, ben quattro generazioni della famiglia Carrieri si sono avvicendate nel nome dell’ospitalità sino ad arrivare alla trattoria di mare da Giselda.